Vai al contenuto

Smart Working e attività motoria: strategie efficaci

    Con l’emergenza Covid 19 molte realtà lavorative sono passate alla modalità online, incentivando lo sviluppo tecnologico e la modernizzazione anche tra i più resistenti.

    Questa nuova modalità di lavoro smart, oltre a contenere il diffondersi dei contagi, permette di lavorare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della giornata.

    Certo, non è per tutti così perché alcuni impieghi necessitano che il lavoratore sia presente sul luogo di lavoro e il vero e proprio smart-working con tempi di gestione autonoma è ancora un’utopia, ma qualche passo in avanti l’hanno fatto anche le aziende più reticenti.

    È anche vero però che in un mondo sempre più digitale, una volta fatto il passo in avanti, tornare del tutto indietro è più difficile, quindi da ora in avanti lo smart working diventerà una realtà sempre più ampia.

    In questo articolo ti parlo dei pro e contro dello smart-working, di come affrontare al meglio questa nuova concezione del lavoro e quali strategie adottare per beneficiare al massimo di questa situazione e sopratutto come evitare disturbi posturali tipici della riduzione di movimento.

    Smart Working: pro e contro

    Prima dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19, lo smart working era praticato da circa 570.000 dipendenti che godevano di flessibilità e autonomia nella gestione di ora e luogo di lavoro.

    Tutti gli altri lavoratori, ogni giorno si recavano fisicamente al lavoro. Questo comportava più traffico, più tempo, più risorse destinate a carburante e manutenzione delle automobili e per molte persone più spostamenti a piedi.

    Spesso la fretta di raggiungere il luogo di lavoro in orario e la frenesia dei ritmi quotidiani favorivano un passo più svelto e una maggior stimolazione dell’apparato cardiocircolatorio.

    Oggi i ritmi sono totalmente cambiati e questo influisce positivamente sia sul piano fisico che mentale.
    Se riesci a gestire bene il tuo tempo ti accorgerai di averne molto di più a disposizione.

    Quello che fa davvero la differenza non è ciò che fai, ma come lo fai.

    Prima di entrare nel dettaglio su quali strategie adottare per beneficiare al massimo dello smart working, sopratutto in un’ottica futuristica in cui si potrà uscire senza la paura di un contagio, vediamo i principali pro e contro del lavoro digitale:

    Strategie efficaci per rimanere attivi e in salute

    Il più grande pericolo legato allo smart working è l’inattività motoria. Già prima che questa modalità di lavoro prendesse piede gli italiani attivi erano circa il 30% della popolazione.

    Adesso rischiano di aumentare vertiginosamente le patologie muscolo-scheletriche, i problemi di instabilità con aumento del rischio di caduta e infortunio, oltre che le patologie cardiocircolatorie e metaboliche.

    Gli studi scientifici hanno ampiamente dimostrato che non è tanto una “postura sbagliata” a causarti problemi, quanto il mantenere la stessa postura per lungo tempo.

    Quindi quali strategie puoi adottare per evitare tutto questo?

    Molte persone durante il lockdown hanno cominciato a seguire corsi di ginnastica online, scaricato app con gli esercizi e si sono affezionate a dei canali YouTube con pratiche quotidiane di movimento.

    Fino a quando la possibilità era solo quella, l’online è stata una buona alternativa, ma per avere benefici a lungo termine è importante eseguire gli esercizi in base alle proprie caratteristiche fisiche e abitudini.
    È importante quindi che un esperto del movimento ti segua, sopratutto se hai poca esperienza nell’allenamento, per indirizzarti verso un percorso che ti porti reali benefici.

    Per ricevere una consulenza da Rieducazione Attiva, su come adottare al meglio le strategie

    Se questo articolo ti è piaciuto, leggi anche Le 7 abitudini per mantenersi attivi nonostante tutto