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Il cammino: il gesto più naturale. Dalla camminata “limitata” alla camminata “allenante”

    Le più recenti linee guida mondiali, suggeriscono più e più volte quanto il cammino sia un fondamentale toccasana per la salute.

    I famosi “30 minuti al giorno” sono diventati una specie di “mantra”, ormai consolidato nella mente di tutte le persone, a qualsiasi età.

    In questo articolo parliamo proprio del gesto umano più naturale per eccellenza, infatti ogni individuo (fatta eccezione per chi ha disturbi fisici che glielo impediscono), cammina da tutti i suoi anni, meno uno.

    In un periodo in cui la possibilità di camminare è notevolmente ridotta, ti mostrerò le caratteristiche della camminata allenante, mirata ad ottenere benefici duraturi.

    Nel prossimo articolo scopriremo insieme gli effetti a breve e lungo termine, legati alla riduzione “forzata o volontaria” del cammino e infine ti suggerirò delle efficaci contromisure per ripartire più in forma di prima.

    Perché camminare è così importante

    Il cammino è un gesto spontaneo a cui noi umani siamo predisposti, naturalmente.

    A differenza di gesti atletici più complessi, come può essere la corsa (a cui, tuttavia siamo pressoché predisposti), non ha bisogno di spiegazioni.

    Un bambino anche se viene lasciato totalmente a se stesso, quando arriva il momento, inizierà a provare e riprovare fino ad essere autonomo nel cammino.

    Un noto pittore irlandese del ‘900, Francis Bacon, ha affermato “Alla natura si comanda solo ubbidendole”.

    La nostra natura ha come priorità mantenere l’equilibrio e lottare fino alla fine per ottenere il risultato migliore.

    Non ci rendiamo spesso conto di tutti gli aspetti che sono alla base dei gesti naturali, che compiamo ogni giorno, in modo automatico, fino a quando qualcuno o qualcosa li limita.

    Vantaggi noti alla base del cammino

    In queta infografica si sottolinea anche un altro aspetto importante: il basso impatto.

    Camminata a basso impatto: vantaggio?

    Un gesto a basso impatto è qualcosa alla portata di tutti, che richiede pressoché pochi sforzi e nessuna particolare attrezzatura.

    L’essere umano per sua natura, è progettato all’ottenere qualcosa, altrimenti abbandona quello che sta facendo.

    La mancanza di stimoli è tra le cause principali della perdita di motivazione.
    Quando inizi qualsiasi attività, se hai scarsi stimoli oppure riscontri pochi vantaggi a breve termine, sei più propenso a lasciar perdere.

    Il basso impatto è quindi sì un vantaggio, perché permette a tutti di partecipare, ma per essere un vantaggio a lungo termine necessita di uno stimolo costante.

    Camminata allenante

    Come ottenere un vantaggio più duraturo

    Questa infografica illustra le caratteristiche ottimali per ottenere vantaggi a lungo termine dalla semplice camminata.

    Le caratteristica che più salta all’occhio è il TEMPO: la maggior parte delle linee guida raccomandano 30 minuti al giorno e qui c’è scritto 1h.30 minuti. 

    Qualcuno può già pensare che 30 minuti siano tanti e nell’arco della giornata non sia sostenibile, figuriamoci 1.30 minuti. C’è una sostanziale differenza però tra le due modalità.

    Premesso che mediamente ognuno sta sveglio circa 12 ore al giorno, di cui 8 davanti al computer a lavorare, quello che conta è come cammini.

    Se sai di dover camminare 30 minuti al giorno anche in modo non continuativo, senza altre indicazioni e magari ce la fai al pelo, a livello fisico ed anche psicologico non cambia sostanzialmente nulla.

    Distribuendo questa ora e 30 minuti nell’arco della giornata ma prestando attenzione a come cammini, a livello fisico e psicologico, riscontrerai a lungo termine una notevole differenza.

    La natura dell’uomo è quella di correre scalzo su terreni sempre diversi e ricchi di ostacoli: l’uomo primitivo non aveva le scarpe e non aveva l’ascensore.

    Ricordi, alla natura si comanda solo ubbidendole!

    Oggi la camminata è molto ridotta per cause di forza maggiore, ma non sarà sempre così!

    Non perderti il prossimo articolo in cui scopriremo insieme gli effetti a breve e lungo termine, legati alla riduzione “forzata o volontaria” del cammino e infine ti suggerirò delle efficaci contromisure per ripartire più in forma di prima.